CronacaChamber Music in Ravello, stasera programma di composizioni "lunari"

Chamber Music in Ravello, stasera programma di composizioni "lunari"

Inserito da (Redazione), lunedì 6 agosto 2018 08:30:35

È la luna la protagonista del recital del pianista Luca Mennella che stasera (lunedì 6 agosto, ore 21), nel Complesso Monumentale dell'Annunziata, chiuderà la prima parte della lunga stagione concertistica 2018 della Ravello Concert Society, che interrompe per qualche settimana la programmazione per riprendere sabato 1° settembre.

La luna, che da sempre affascina l'uomo e che da sempre l'uomo sogna di conquistare. Universo misterioso, attraente e magnetico, la luna è storicamente una delle Muse per eccellenza, così bella, lontana e inafferrabile che diventa impossibile non esserne ispirato.

E il primo brano non poteva non essere che la Mondschein-Sonate (Chiaro di luna) di Ludwig van Beethoven. Universalmente nota e di una popolarità immediata e senza confini, da principio si chiamò Lauben Sonate, ovvero Sonata del pergolato, perché si diceva composta dal musicista, innamorato della Guicciardi, sotto il pergolato di un giardino. Più tardi fu il critico berlinese Ludwig Rellstab a paragonare l'assorta immobilità del primo tempo al chiarore lunare che si diffonde nelle serate di calma sul Lago dei Quattro Cantoni.

L'immagine ebbe un successo senza precedenti e procurò alla seconda Sonata dell'op. 27 il titolo di Mondschein-Sonate (Chiaro di luna), con cui è entrata stabilmente nella storia dell'arte non solo musicale.

La Suite bergamasque fu composta da Claude Debussy nel 1890 e successivamente rielaborata dal musicista francese nel 1905, assumendo così la forma in cui noi oggi la conosciamo. Dal titolo possiamo ricavare alcune utili indicazioni riguardo alle peculiarità della composizione, in quanto il termine suite sta ad indicarci una forma strutturata come una serie di brani ispirati alle movenze di balli popolari o cortigiani, mentre con bergamasque ci si riferisce alla città di Bergamo ed al gusto locale delle maschere della commedia dell'arte. Il terzo movimento "Clair de lune", liberamente ispirato all'omonima poesia di Paul Verlain, è sicuramente una delle pagine più note dell'intera produzione musicale di Debussy. Si tratta di fama meritata: qui il clima settecentesco delle due pagine precedenti si dilegua e lascia il passo a sonorità magiche e incantate, che avvolgono l'ascoltatore in una specie di dimensione onirica. Legato al tema della serata è poi il preludio n. 7 dal secondo Libro dei Preludi per Pianoforte L131 sempre di Debussy, dal titolo suggestivo "La terrasse des audiences du clair de lune"

Dopo l'omaggio a due compositori classici e alle loro opere più famose con la luna protagonista, Mennella, in perfetto stile "Contaminations", presenta una sequenza di standard di musica jazz e folk americana. Si comincia con la famosissima Blue Moon di R. Rodgers & L. Hart. Il brano è uno standard di grande successo. Per la melodia semplice e per la sequenza armonica che permette infinite variazioni, molti jazzisti la fanno propria: da Louis Armstrong a Dizzy Gillespie, da Django Reinhardt a Oscar Peterson e moltissimi altri.

Non poteva mancare poi George Gershwin, con un tris di composizioni "lunari": Come To The Moon, Beneath the Eastern Moon e Moonlight in Versailles.

E poi Moon River, brano musicale composto da Johnny Mercer e Henry Mancini nel 1961. Fa parte della colonna sonora del film Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn e ha vinto l'Oscar per la migliore canzone nell'edizione 1962. Mercer e Mancini scrissero la canzone appositamente per la Hepburn in modo che fosse adatta alla sua estensione vocale.

Fly Me to the Moon (in inglese: "Fammi volare fino alla Luna") è un brano musicale scritto da Bart Howard nel 1954 con il titolo In Other Words (ovvero: "in altre parole"). La canzone divenne popolarmente chiamata "Fly Me to the Moon" dalla sua prima riga, ma ci sono voluti alcuni anni affinché gli editori cambiassero il titolo ufficialmente.

Famosissima la versione di Frank Sinatra.

 

Il calendario dei concerti, affidato alla direzione artistica di Antonio Porpora Anastasio, è disponibile su www.ravelloarts.org

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