CronacaFondazione Ravello: un progetto culturale con la Bielorussia

Fondazione Ravello: un progetto culturale con la Bielorussia

Il collante è senza dubbio Mons. Claudio Gugerotti, vescovo titolare di Ravello e Nunzio apostolico per la Santa Sede in Bielorussia, che stimolato e favorito, sin dall’inizio, lo sviluppo dell’accordo

Inserito da (Redazione), venerdì 5 giugno 2015 12:39:18

Attraverso i siti web della Fondazione Ravello si apprende che il segretario generale Secondo Amalfitano e il direttore artistico Stefano Valanzuolo, nei giorni scorsi sono volati a Minsk, capitale della Bielorussia, per definire i dettagli di un progetto culturale. Il collante è senza dubbio Mons. Claudio Gugerotti, vescovo titolare di Ravello e Nunzio apostolico per la Santa Sede in Bielorussia, che stimolato e favorito, sin dall'inizio, lo sviluppo dell'accordo, la cui gestione, sul piano diplomatico, sarà curata dallo stesso alto prelato.

"La Bielorussia ha bisogno di aprirsi all'Europa - ha detto Gugerotti dai siti della Fondazione - così come è giusto che l'Italia impari, con uguale entusiasmo, a conoscere la cultura e il popolo bielorussi. L'iniziativa della Fondazione Ravello è davvero lodevole".

Nel corso di tre giorni a Minsk, Amalfitano e Valanzuolo hanno incontrato i rappresentanti del Ministero degli Esteri Bielorusso responsabili per l'Europa, il vice Ministro per la Cultura, i responsabili dell'Accademia Superiore di Musica e Danza, infine l'Ambasciatore italiano in Bielorussia. Quale esito della collaborazione tra la Fondazione e il Governo bielorusso, Ravello ed il suo Festival si accingono ad accogliere una ventina tra giovani danzatori e musicisti per un periodo di perfezionamento artistico. Gli artisti sono stati scelti, al termine di una fitta serie di audizioni, da un lotto di una sessantina di aspiranti, selezionati dalla stessa Accademia di Minsk.

"Il gruppo di giovani - ha sottolineato Valanzuolo dai siti della Fondazione - è artisticamente interessante, variegato e appare molto motivato. Le premesse per compiere un eccellente lavoro formativo, in parallelo al Festival, ci sono tutte".

È il primo passo, questo, di un progetto destinato ad ampliarsi, coinvolgendo anche artisti visivi provenienti da Minsk (scultori, pittori, grafici) e, possibilmente, toccando anche altri paesi emergenti.

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