CronacaIl Nuovo Trio Parsifal stasera a Ravello

Il Nuovo Trio Parsifal stasera a Ravello

Inserito da (Redazione), lunedì 16 luglio 2018 09:59:46

Nel variegato cartellone della stagione concertistica 2018 della Ravello Concert Society è in programma, stasera (lunedì 16 luglio), il concerto del Nuovo Trio Parsifal. "Parsifal è colui che viaggia alla ricerca di una qualità che non si può trovare lungo strade conosciute.Parsifal viaggia alla ricerca di ciò che altri hanno dimenticato...": proprio l'amore per la ricerca della qualità e l'interesse per la riscoperta di brani e compositori ingiustamente dimenticati, come Xaver e Philipp Scharwenka, Clara Wieck, Fanny Mendelssohn, accomunano i componenti del Nuovo Trio Parsifal, fondato nel 2001 e formato da Patrizia De Carlo (violino), Emilia Slugocka (violoncello) ed Anna Paola Milea (pianoforte).

Apre i concerto il Trio op. 17 di Clara Wieck-Schumann. Composto nel 1846, il Trio si distingue per lo spessore della costruzione tecnica e per gli episodi di alto lirismo ed espressività. Considerato da molti il brano più rilevante della compositrice/concertista, fu composto quando Clara aveva 27 anni ed era in attesa del quarto figlio; non potendo viaggiare per eseguire alcuni concerti già programmati, si concentra in questa composizione dove mette alla prova le sue capacità contrappuntistiche acquisite grazi agli studi dell'opera di Bach.

Segue poi il Trio Elegiaco n. 1 di Sergej Rachmaninov. Pianista eccelso, tra i più grandi in un'epoca che pure ha avuto molti virtuosi della tastiera degni d'entrare nella leggenda, Sergej Rachmaninov ha faticato molto a farsi accettare come compositore, soprattutto in occidente. Rachmaninov considerava la composizione il mezzo per esprimere gli aspetti più soggettivi e intimi della propria personalità. Il Trio Elegiaco n. 1 fu composto all'età di 19 anni ed è costituito da un unico singolo movimento. Il brano deve molto al Trio di Cajkovskij scritto in memoria di Nikolai Rubinstein, anch'esso in un unico movimento. D'altronde Rachmaninov scrisse un secondo Trio elegiano l'anno successivo per commemorare la morte dello stesso Cajkovskij.

Conclude il concerto il Trio in sol maggiore di Claude Debussy. Non frequentemente eseguito, il Trio in Sol maggiore rappresenta una delle prime composizioni di Claude Debussy. Fu infatti scritto nel 1880 quando il diciottenne Claude era ospite della mecenate Nadezhda von Meck - patrona di Ciajkovskij - come insegnante di pianoforte dei figli. Oltre alla scoperta della musica russa, prediletta dalla famiglia Meck, Debussy ebbe modo di conoscere l'Italia. La serenità che trapela nei quattro movimenti in cui si articola il Trio sembra proprio voler immortalare la solarità dei paesaggi e le bellezze dell'arte italiani. Il brano si articola in quattro movimenti e non si discosta molto dal tradizionale modello di composizione da camera del XIX secolo.

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