CronacaRavello deve almeno un “grazie” all’architetto Gennaro Passerotti

Ravello deve almeno un “grazie” all’architetto Gennaro Passerotti

Inserito da (Redazione), giovedì 14 febbraio 2019 09:41:46

di Salvatore Sorrentino*

Finché sono stato in amministrazione comunale, ho sempre fatto parte del Consiglio Generale della Comunità Montana della Costiera Amalfitana.

E, permettetemi un pizzico di orgoglio, ne sono sempre stato una magna pars, fin dalla sua fondazione e dall'elezione del suo primo Presidente, da me (Capogruppo della Democrazia Cristiana, 44 consiglieri su 65 del Consiglio) individuato, proposto e voluto: Donato Cufari, al quale l'Amministrazione comunale di Vetri sul Mare dedicherà, sabato prossimo, una giornata di onorificenza.

Dopo il primo quinquennio da Capogruppo democristiano, sempre sotto la presidenza di Donato Cufari, ho sempre fatto parte della Giunta Esecutiva della medesima, fino al 1990.

Durante una seduta di questa, il giovane architetto Gennaro Passerotti, giunse in sala e ci presentò, su una carta enorme, rappresentante la Penisola Sorrentino-Amalfitana, il progetto generale delle circumvallazioni di tutti i centri abitati della Costiera, ai sensi di una legge appena approvata in Parlamento, per i finanziamenti di quel tipo di opere nell'Italia Meridionale.

Mi accorsi che non aveva inserito la circumvallazione del centro urbano di Ravello, la galleria sotto Piazza Fontana. Mi impuntai: avrei fatto bocciare la proposta del progetto se non fosse stata inserita la previsione anche di quest'opera.

La Giunta dovette approvare la mia proposta e approvò il Progettone, con la condizione che il Tecnico procedesse all'inserimento anche di quest'altra opera. La Giunta prese, altresì, impegno, verbalizzato nella Delibera di approvazione del progetto e di richiesta di finanziamento, che qualora ci fossero stati finanziamenti, all'architetto Passerotti sarebbe stata pagata la progettazione e assegnata la redazione dei progetti definitivi e la direzione dei lavori.

Qualche giorno fa, parlando e chattando di altro, l'architetto Passerotti mi ha scritto testualmente:

«La cosa che non hai menzionato è che, una sera, alla Comunità Montana, tu eri assessore e si doveva approvare il Piano delle Circumvallazioni dei Centri abitati della Costiera, tu dicesti che avresti votato contro, se non veniva previsto anche il tunnel per liberare (dal traffico) la Piazza principale di Ravello.

Lavorai tutta la notte e il giorno dopo fu inviato il Programma alla Regione. Successivamente, finanziato il tunnel, l'on. Conte spostò il finanziamento (dalla Comunità Montana) al Comune e fu eseguito come tu sai. Col ribasso, fu pavimentata la piazza davanti al Duomo.

Fu un lavoro che mi fu sottratto, mentre la Convenzione con la Comunità Montana prevedeva che io avrei fatto i progetti e quindi (sarei stato) pagato, qualora venissero finanziate le opere.

Comunque, senza il tuo intervento e senza il mio lavoro (anche notturno), forse Ravello non avrebbe svincolato il Centro».

È vero, senza il mio intervento e soprattutto senza quel lavoraccio supplementare e notturno dell'architetto Passerotti, la galleria sotto Piazza Fontana non sarebbe entrata nel programma della Regione Campania e non sarebbe stata finanziata, almeno con i fondi di quella Legge.

E non so se sarebbe mai stata finanziata in seguito, considerato che, dopo quel progetto, nessun altro ne è stato mai approvato e realizzato in Costiera Amalfitana.

Indubbiamente, il mio successore, Salvatore Di Martino, non ha alcuna responsabilità per il mancato incarico all'architetto Passerotti; lui non sapeva, non poteva sapere di questo impegno della Comunità Montana. Credo che, se ne fosse stato messo a conoscenza, avrebbe riconosciuto al Tecnico questo diritto morale.

Resta il fatto che Ravello ha un debito di riconoscenza all'architetto Passerotti. Io non ho avuto alcun'altra occasione per poter saldare tale debito. Ma, caro Passerotti, non è detto che Ravello non possa ancora sdebitarsi.

Il sindaco di allora è ritornato sindaco, e Ravello, di possibilità di sdebitarsi, ne ha, eccome! Chissà che, avendo notizia di questo scritto attraverso Il Vescovado, punto di riferimento irrinunciabile del territorio, e presentandosi l'occasione, diretta o indiretta, di incarichi, non possa riconoscerti questo tuo lontano e morale diritto.

Io me lo auguro.

In ogni caso, Ravello ti è grata, per quel lavoraccio notturno, e pure per le spese, non indifferenti, di stampa e ristampa delle numerose carte, di vari metri quadrati l'una, che permisero l'inserimento nel programma, e il conseguente finanziamento, e la realizzazione della galleria che libera dal traffico veicolare il suo Centro storico, unica opera di tal genere in tutta la Costiera Amalfitana.

*già sindaco di Ravello

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