CronacaRavello: sabato 23 i pianisti Federica Monti e Fabio Bianco si esibiscono all'Annunziata

Ravello: sabato 23 i pianisti Federica Monti e Fabio Bianco si esibiscono all'Annunziata

Inserito da (ranews), venerdì 22 giugno 2018 11:15:35

Continuano gli appuntamenti della rassegna Ravello Concert Society.Sabato 23 giugno è il pianoforte protagonista del concerto in programma all'Annunziata, con i pianisti ischitani Federica Monti e Fabio Bianco che eseguiranno il loro concerto per pianoforte a quattro mani. In programma l'Aria "Sheep May Safely Graze", dalla Cantata BWV208 di Johan Sebastian Bach, la cosiddetta «Cantata di caccia» (1713), che ci riporta al tempo in cui Bach, al servizio del duca Ernst August di Sassonia-Weimar, era tenuto a comporre brani di circostanza per le ricorrenze festive della famiglia regnante. Appunto in occasione di un duplice compleanno, quello del duca e del cugino Christian di Sassonia-Weissenfels, doveva nascere la Cantata, denominata «di caccia».

Seguirà poi la Sonata per quattro mani in fa maggiore K.381 composta da Mozart Salisburgo, nel gennaio 1772, dopo il ritorno dal secondo viaggio in Italia. In effetti ci si trova davanti a un piccolo brano, che un Wolfgang sedicenne aveva composto per sé e per la sorella Nannerl - che pare conservasse gelosamente il manoscritto.

Conclude il primo tempo un brano di Franz Liszt, Spinnerlied aus dem Fliegenden Holländer, S.440 (R. Wagner). Liszt usava rimeditare al pianoforte ogni composizione, ogni tema. Da qui nacque quella vastissima produzione che comprende, oltre a numerosissime trascrizioni anche un grande numero di parafrasi, arrangiamenti e fantasie. Lo «Spinnerlied» (Coro delle filatrici) è del 1860 e riprende il coro all'inizio del secondo atto dell'«Olandese Volante».

Il secondo tempo è interamente dedicato a Claude Debussy. Le Six Épigraphes antiques appartengono al gruppo delle composizioni per pianoforte a quattro mani di Debussy, un genere abbastanza praticato nell'Ottocento e rispondente ad un gusto borghese, quando era diffusa la moda di suonare in casa le trascrizioni delle opere di successo e più popolari, e magari anche le riduzioni per pianoforte delle sinfonie di Beethoven e dei poemi sinfonici di Liszt. Questi sei pezzi, composti nel 1914, sono un adattamento delle musiche per due flauti, due arpe e celesta scritte nel 1900-1901 come intermezzi per una recitazione dei poemi "Chansons de Bilitis" di Pierre Louys.

In conclusione, troviamo la versione a quattro mani di Clair de lune, dalle Suite bergamasque per pianoforte, liberamente ispirato all'omonima poesia di Paul Verlain. È sicuramente una delle pagine più note dell'intera produzione musicale di Debussy e mantiene tutt'oggi intatto il suo fascino fatto di sonorità magiche e incantate.

Il calendario della stagione concertistica 2018, affidata alla direzione artistica di Antonio Porpora Anastasio è disponibile su www.ravelloarts.org.

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