CronacaTuristi ubriachi si denudano nella piazza di Ravello: oramai degrado senza fine [VIDEO]

Oramai si è toccato il fondo

Turisti ubriachi si denudano nella piazza di Ravello: oramai degrado senza fine [VIDEO]

La patria del turismo d'élite sottomessa ad intemperanze e schiamazzi notturni. Un malcostume ormai generalizzato che anche per questa stagione è destinato ad essere oramai consuetudine

Inserito da (Redazione), sabato 22 giugno 2019 16:51:14

Ravello sempre più umiliata nella dignità e nell'immagine. Dopo i bagordi post matrimoni delle scorse notti, denunciati con fermezza da queste pagine, stavolta si è davvero esagerato.

Tra le 3 e le 4 del mattino, un gruppo di stranieri, visibilmente ubriachi, si è addirittura denudato in piazza Vescovado. Scene vergognose, immortalate in un video amatoriale (che proponiamo in basso) e rese pubbliche. Si nota come quel manipolo di persone, in barba a qualsivoglia regola di contegno e decoro - ma soprattutto di rispetto del luogo che le ospita - non perda tempo a spogliarsi completamente di fronte al Duomo. In particolare un energumeno, dopo il suo personale strip tease, sventola - oltre alle parti intime - i suoi slip scimmiottando Full Monty.

Immagini disgustose - riprese anche dalle telecamere di videosorveglianza della piazza - che non hanno bisogno di essere commentate. Ma che provocano ribrezzo e rabbia, e non possono essere tenute nascoste. Su quella piazza ogni giorno l'azione della Polizia Municipale (giusta, per carità) vieta ai bambini di giocare al pallone o andare in bicicletta. Già dopo le 22, però, non si vede più un Vigile nel centro di Ravello che di notte diviene terra di nessuno, o meglio, di conquista per chiunque. E così la patria del turismo d'élite è sottomessa a intemperanze e schiamazzi notturni. Un malcostume ormai generalizzato che anche per questa stagione è destinato ad essere consuetudine.

Non tardano ad arrivare le rimostranze degli abitanti il centro storico: primo tra tutti il parroco Don Angelo Mansi che già lo scorso anno aveva sollevato il caso, investendo della problematica il sindaco Salvatore Di Martino (l'autorità locale di pubblica sicurezza), invitandolo ad adottare provvedimenti efficaci, atti a debellare il fenomeno. Ma finora nulla di fatto.

Il consigliere comunale di minoranza Nicola Amato aveva proposto di recente la stipula di un contratto con un istituto di vigilanza privata per le sole ore notturne, cioè dalla fine del turno di servizio della Polizia Municipale, magari da sostenere mediante gli oneri derivanti dalla tassa di soggiorno (lo scorso anno il Comune di Ravello ha incassato una cifra molto vicina ai 700mila euro). Non è da escludere che il caso possa essere discusso nel corso del Consiglio Comunale del 26 giugno.

Intanto la polemica si concentra sui social.

«Ravello deve usare tutti i mezzi per mettere fine alla vergognosa lunga notte di un manipolo di autentici cafoni - scrive il giornalista Umberto Belpedio -. Episodi come quelli denunciati si stanno ripetendo con grave danno a tutti. Al sindaco di Ravello, mio amico, dico: sono questi atti che oltraggiano la città della musica trasformandola in un mercato della baldoria con un tasso alcolemico da record».

 

Piers Harris, inglese che trascorre gran parte dell'anno a Ravello dove ha acquistato casa: «Inaccettabile. Ho la brutta sensazione che anche loro siano miei compatrioti. La città generalmente fa un buon lavoro nel turismo di fascia alta e preserva il suo carattere generale. L'eccezione a mio parere sono alcune delle folle nuziali più economiche. È stato pensato di mantenere l'esclusività in questo settore? Un altro problema è sicuramente l'attrattività per uno spettro più ampio di viaggiatori benestanti a livello globale oltre ai ricchi americani di oltre 60 anni: perché non ampliare l'offerta di musica culturale per fare appello a un pubblico più giovane di 30-50 anni? Montreaux ha il suo festival jazz. Che ne pensate di fornire un luogo per giovani talenti emergenti?».

«Vorrei segnalare che a Ravello, dove a differenza di molti commentatori io vivo, quasi tutte le seconde case sono state trasformate in attività ricettive che si riempiono quasi esclusivamente con il giro dei matrimoni - commenta la residente Anna Lucibello -. Poi il proprietario si lamenta che non può dormire se abita nel centro storico. Se poi la casa vacanza è di fronte casa mia che devo subire gli schiamazzi degli ubriachi per tutta la notte il problema non sussiste. Se si vive in un villaggio turistico, questa è la fine che si fa [...]».

Oramai si è toccato il fondo. E stanotte, nel primo week-end d'estate, il campo resta ancora libero per chiunque.

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