CronacaVirgo Fidelis, Carabinieri da Ravello: «Le Stazioni sono anima vera dell’Arma, simbolo dello Stato sul territorio»

Virgo Fidelis, Carabinieri da Ravello: «Le Stazioni sono anima vera dell’Arma, simbolo dello Stato sul territorio»

Capitano Martina: «Ci stiamo battendo per la risoluzione del problema della caserma»

Inserito da (Redazione), mercoledì 21 novembre 2018 19:49:21

Si è celebrata stamani, nel Duomo di Ravello, la Santa Messa in onore della "Virgo Fidelis", patrona dell'Arma dei Carabinieri, in occasione del 77esimo anniversario della Battaglia di Culqualber e della "Giornata dell'Orfano".

Alla presenza del comandante della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi, Roberto Martina, dei responsabili dei Nuclei Operativo e Radiomobile, dei comandanti di stazione e di tutti i Militari della compagnia, dei Carabinieri in congedo e di autorità civili e militari locali, la funzione religiosa è stata officiata dal parroco don Angelo Mansi, con don Giulio Caldiero, don Raffaele Ferrigno e padre Marcus Reichenbach.

Al termine della Santa Messa, a cui hanno preso parte anche le scolaresche di Ravello, oltre ai rappresentanti di diversi altri corpi militari e di volontariato operanti in Costa d'Amalfi, ai sindaci, con in testa il padrone di casa Salvatore Di Martino e i delegati dei comuni costieri che hanno gremito l'edificio sacro.

 

Prima del "congedo" la lettura della preghiera del Carabiniere, i saluti del sindaco di Ravello che ha ringraziato l'Arma dei Carabinieri per il costante impegno volto alla sicurezza di un territorio in cui le presenze turistiche sono triplicate negli ultimi anni. «Certamente la Costa d'Amalfi non è inquinata da fenomeni di particolare gravità» ha detto Di Martino che si è limitato a sottolineare i tentativi di furti e raggiri sventati in cui ad essere presi di mira sono stati prevalentemente gli anziani.

Due le importanti operazioni antidroga di cui i Carabinieri vanno orgogliosi per la grossa mole di lavoro messa in campo negli ultimi due anni e che hanno coinvolto anche Ravello: "Isola Felice" e "Rewind".

Nel suo saluto il capitano Martina, rivolgendosi in special modo alle giovani generazioni, ha rimarcato l'importanza di questa ricorrenza come «Una giornata speciale per noi».

«Mi è sembrato doveroso celebrarla a Ravello perché ci stiamo battendo per la risoluzione del problema della caserma. Forse non tutti sanno che la caserma è sotto sfratto da parecchi anni essendo in una struttura privata finalmente siamo alle battute finali, mi auguro, per la risoluzione sperata per anni e sci stiamo battendo il Sindaco con la Diocesi che ci sta aiutando per la risoluzione. Per ragioni di tempo e burocrazia non mi voglio spingere oltre perché un po' di scaramanzia non guasta.

L'anima vera dei Carabinieri è nella sua stazione, l'Arma esiste perché esistono le stazioni, sono il simbolo della presenza dello Stato sul territorio e questo ci distingue da tutte le altre Forze di Polizia italiane e nel mondo. Nell'ultimo angolo di Sicilia o sul cucuzzolo della montagna in Trentino, il Carabiniere c'è per forza. Quel Carabiniere lì, come a Ravello, rappresenta lo Stato e come tale un baluardo di sicurezza, un luogo sicuro e un posto amico. Possono sembrare ossimori Carabiniere come amico, Caserma come luogo sicuro. So bene che non è facile essere visti come amici: ma le persone coscienziose sanno chi siamo e mettiamo tutto il nostro impegno, la nostra vera ricompensa è il loro "grazie", è necessario rinforzare quella fiducia che ci sprona e non ci fa sentire soli nella nostra azione. Se siete dalla nostra parte vi assicuro che ci sentiamo più forti».

 

E riferendosi ai suoi uomini: «Non siamo supereroi nemmeno maghi ma umanamente ce la mettiamo tutta e per questo devo ringraziare i miei uomini, quelli che sono tutti i giorni di pattuglia, quelli che ricevono le denunce, che rispondono al telefono h 24, quelli che mi aiutano in ufficio. A loro la mia riconoscenza, uomini di valore che fanno un lavoro difficile, con dignità e rispetto per il prossimo».

 

La bella mattinata si è chiusa con la rituale foto di gruppo sul sagrato del Duomo e il tradizionale momento conviviale a cura degli studenti dell'Istituto Alberghiero di Angri nella cappella di Villa Rufolo.

Foto: Michele Abbagnara

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