Eventi e SpettacoliLo "Stabat Mater" di Karl Jenkins a Ravello: 14 aprile musica e danza nella suggestiva cornice di San Giovanni del Toro

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Lo "Stabat Mater" di Karl Jenkins a Ravello: 14 aprile musica e danza nella suggestiva cornice di San Giovanni del Toro

Domenica 14 aprile lo spettacolo a cura della Corale Polifonica Metelliana organizzato dal Rotary Interclub (Costiera Amalfitana, Salerno, Cava de’ Tirreni e Salerno Est)

Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 11 aprile 2024 11:49:37

Domenica 14 aprile, ore 19:30, nella Chiesa di San Giovanni del Toro di Ravello, si terrà la rappresentazione dello Stabat Mater di Karl Jenkins (musica e danza oltre i confini) a cura della Corale Polifonica Metelliana. L'evento è organizzato dal Rotary Interclub (Costiera Amalfitana, Salerno, Cava de' Tirreni e Salerno Est), in collaborazione con la Parrocchia "Santa Maria Assunta" di Ravello e con il patrocinio dell'Associazione Culturale "Ravello Nostra".

Dopo una Riflessione introduttiva sulla figura di Maria a cura di Don Angelo Mansi (Parroco del Duomo di Ravello), si eseguirà la corale di Cava de' Tirreni, diretta dal M° Pompilia Balzano e accompagnata al pianoforte dal M° Raffaele Esposito.

Lo spettacolo non si limita al canto: le "Le Nuvole di vento" danzeranno sulle coreografie di Alba Pagano, con i Costumi di Elia Tamigi, ricalcando l'atmosfera intensa, caratterizzata da una continua, esasperante esplorazione della sofferenza umana, dell'opera.

Con la produzione dello "Stabat Mater", Karl Jenkins (compositore britannico contemporaneo) offre un'interpretazione originale della passione di Cristo, alternando trame orchestrali decise e uso ripetuto di ostinati ritmi percussivi, ad angeliche sonorità. La sua fonte è un testo cattolico romano del XIII secolo, raffigurante la sofferenza di Maria durante la crocifissione. A differenza delle sue precedenti opere, qui Jenkins raggiunge nuove vette emotive, senza diventare sentimentale o autoindulgente. Il suono è a volte epico e avvolgente e a volte impregnato di influenze mediorientali, che lo riducono ad una calma quasi ambientale. Dopo un "Sancta Mater" altamente percussivo e caratterizzato da aspre sonorità, i successivi movimenti diventano molto più tranquilli e l'ascoltatore può apprezzare indisturbato la pura bellezza musicale. Il "Paradisi Gloria" finale esprime con forza la promessa della vita eterna.

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