PoliticaFondazione Ravello, da Villa Rufolo: «Regione unico referente giuridico»

Fondazione Ravello, da Villa Rufolo: «Regione unico referente giuridico»

Inserito da (Redazione), mercoledì 11 marzo 2015 19:24:34

Attraverso una nota diffusa sui propri portali web la Fondazione Ravello in regime di prorogatio, rappresentata dal presidente Renato Brunetta la cui carica, lo ricordiamo, è scaduta il 31 dicembre scorso, comunica che «in relazione alle notizie diffuse ieri da alcuni organi di informazione locali, nel ribadire e confermare il pieno e totale rispetto delle leggi da parte di tutto lo staff, nonché la mancanza di qualsivoglia forma di scortesia o sgarbo istituzionale nei confronti di chicchessia, esprime stupore e disappunto per le modalità con le quali continua ad esser veicolata all'esterno l'immagine della Fondazione stessa, fornendo dati confusi e distorti. Occorre ribadire, infatti, come il commissariamento della Fondazione Ravello sia stato già deciso attraverso una delibera della Giunta Regionale Campana con conseguente avvio delle procedure di formalizzazione dell'atto.

A fronte di tale situazione effettiva, in linea con l'unica legge sul controllo delle attività della Fondazione prevista, non possono essere posti in atto percorsi decisionali altri, paralleli, alternativi o addirittura conflittuali rispetto a quelli deliberati dalla Regione Campania, che resta l'unico referente giuridico cui è data facoltà, oltre che l'obbligo, di verificare e assicurare il corretto svolgimento delle attività della Fondazione Ravello al fine di assicurare il normale svolgimento delle funzioni statutarie e impedire che la Fondazione stessa subisca nocumento da una situazione di stallo istituzionale.

E' mortificante, infine, prendere atto dell'ennesima fuga di nomi e notizie - con buona pace di inutili giustificazioni e prese di distanza postume - che pure dovrebbero essere accessibili, in questa fase, soltanto a poche e ben individuabili persone, collegate a vario titolo alla Fondazione Ravello. Tali notizie, per di più, tendono ad attribuire capziosamente a personalità di altissimo spessore culturale, con riferimenti sbagliati ed inammissibili, presunte connotazioni personali e politiche, svilendone enormemente il ruolo rispetto all'effettiva realtà».

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