PoliticaFondazione Ravello: giovedì 19 CdA per nomina nuovo segretario generale

Fondazione Ravello: giovedì 19 CdA per nomina nuovo segretario generale

In pole position resta sempre il nome del manager pugliese Giancarlo Di Paola. Secondo il legale della Fondazione scadrebbe oggi, venerdì 13 novembre, il termine ultimo di preavviso alla conclusione anticipata del contratto di Secondo Amalfitano.

Inserito da (Redazione), venerdì 13 novembre 2015 20:46:32

E' convocato per giovedì 19 novembre prossimo il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ravello. Già, perché presso la sede di via Wagner i quattro consiglieri (Servillo, Mansi, Rusciano e Bottiglieri) e con il presidente De Masi dovranno insediarsi nuovamente per effetto dell'annullamento, da parte del Consiglio di Indirizzo, di tutti gli atti redatti dall'agosto scorso, periodo di inizio della tormentata presidenza De Masi.

La serie di illegittimità e incompatibilità denunciate dall'ostico Secondo Amalfitano, che di mollare la presa non ne vuole proprio sapere, hanno indotto il Consiglio di Indirizzo a nominare un legale che possa orientare tutto l'iter amministrativo su binari di legittimità. Questo ha evidenziato le difficoltà "amministrative" della nuova presidenza con Amalfitano che ha potuto sparare le ultime cartucce, apparse raffiche di mitra.

Presidente e Consiglieri, ammettendo qualche leggerezza di troppo, sono corsi ai ripari e per preservarsi da rischi di natura giuridica hanno nominato il noto avvocato amministrativista salernitano Lorenzo Lentini che, dopo aver esaminato i verbali degli ultimi tre mesi ha optato per l'annullamento di tutti gli atti prodotti per poi rinominare il CdA che a sua volta potrà convalidare le decisioni già ratificate.

Stando a quanto appreso, la prima di queste sarà sempre la stessa: l'allontanamento del segretario generale e direttore di Villa Rufolo Secondo Amalfitano. Secondo il legale scadrebbe oggi, venerdì 13 novembre, il termine ultimo di preavviso alla conclusione anticipata del suo contratto. Perché Amalfitano avrebbe ritirato la famosa raccomandata il 13 di ottobre scorso. Ora ci si chiede: se gli atti prodotti tra agosto e ottobre sono stati annullati, anche il provvedimento di fine anticipata del rapporto di lavoro di Amalfitano (e anche Valanzuolo) risulterebbe nullo? In casa Fondazione (organi statutari, s'intenda) si sostiene che dalla mezzanotte di oggi le caselle relative al segretario generale e al direttore di Villa Rufolo risulteranno vacanti. Staremo a vedere.

E giovedì prossimo, a margine del CdA si potrebbe già conoscere almeno il nome del nuovo segretario. In pole position resta sempre il nome del manager pugliese Giancarlo Di Paola, uomo di fiducia di De Masi (colui che mise in piedi la scuola di management culturale), mentre per la direzione di Villa Rufolo sembra essersi temporaneamente congelata l'idea Cioffi.
Per rendere la seduta legittima, però, prima dell'insediamento due consiglieri, Paola Mansi e Mario Rusciano, dovranno rinunciare agli incarichi pregressi incompatibili con i propri ruoli. Per la Mansi si tratta del contratto da professionista incaricata e retribuita per il controllo amministrativo degli atti relativi a un progetto finanziato da Arcus Spa e gestito dalla Fondazione Ravello, mentre per Rusciano dell'incarico, quale giurista per la Fondazione, circa l'affidamento e per il supporto agli organi, per la definizione dell'affidamento alla Fondazione Ravello della gestione di Villa Rufolo, Villa Episcopio e dell'Auditorium.

Queste incompatibilità, lo ricordiamo, erano state evidenziate da Secondo Amalfitano che tra le altre cose ha inoltrato alla Regione Campania, attraverso una corposa e dettagliata relazione di ben 31 punti, un'ennesima richiesta di commissariamento per la Fondazione.
Intanto, sulla linea programmatica, qualcosa si muove: l'ultimo Consiglio di Indirizzo aveva approvato i temi per i prossimi due festival: "Natura" per l'evento di primavera e "Identità" per il festival estivo. Ora De Masi dovrà individuare due direttori artistici, da ricercare tra i migliori disponibili sulla piazza, e la bozza di programma che sarà portata al vaglio del Consiglio d'Indirizzo.

Tutto, naturalmente, previo riconoscimento, da parte della Regione Campania, dei 1,6 milioni di euro che Palazzo Santa Lucia deve alla Fondazione quale residuo già rendicontato, parte dei 2,5 milioni già spesi per il Ravello Festival 2015 (quello con i maggiori incassi della storia, ma anche il più costoso).

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