PoliticaFondazione Ravello, selezioni pubbliche per direttore e segretario. Maffettone: «No amici, parenti e conoscenti»

Fondazione Ravello, selezioni pubbliche per direttore e segretario. Maffettone: «No amici, parenti e conoscenti»

Secondo Amalfitano resterà in carica fino al 31 dicembre

Inserito da (Redazione), domenica 29 novembre 2015 11:01:15

«Sono stato votato all'unanimità, accolto con grande affetto e considerazione e il mio invito è stato unicamente all'unità. Questo è uno dei posti più belli del mondo, il festival è grandissimo, quindi cerchiamo di essere all'altezza».

Sono state queste le prime parole del neo presidente della Fondazione Ravello Sebastiano Maffettone, ieri sera all'uscita dalla sede via Wagner al termine del primo Cda del nuovo corso. Volentieri ci ha concesso qualche battuta mostrando considerazione per Il Vescovado che ammette di seguire da quando è stato chiamato ad occuparsi di Ravello.

«E' una cosa importante (Il festival ndr) e bisogna farla ai livelli massimi. Per fare questo abbiamo cominciato a lavorare, prima risolvendo alcune pendenze e poi decidendo di fare la manifestazione d'interesse aperta per il direttore artistico».

E per il segretario generale?

«Il segretario generale dura fino al 31 al dicembre». Dunque Secondo Amalfitano, assente al Consiglio di Indirizzo ma presente al Consiglio di Amministrazione, resterà in carica fino alla data prevista per il termine naturale del suo mandato.

Ma poi si farà la procedura aperta come per il direttore artistico?

«Uguale, né amici, né parenti, né conoscenti. E' la linea che vuole il presidente De Luca».

«L'altra cosa buona - ha detto spontaneamente Maffettone - è la disponibilità del Sindaco per l'Auditorium che prima non c'era: è un piccolo risultato di questo clima di rinnovata fiducia e di unità. C'è un'altra cosa importante su cui tutti dobbiamo riflettere - ha aggiunto - al contrario di quello che si crede, la politica non si ingerisce, non ha un difetto di eccesso di ingerenza ma un difetto di mancanza di ingerenza, perché non riesce ad occuparsi abbastanza delle cose di cui si dovrebbe occupare.

Se tu finanzi una cosa non puoi tornare dopo tre anni per vedere cosa è successo. Non funziona così: è estremamente difficile, quando si tratta di mille cose, capire tutti cosa fanno».

Sa bene che fare il presidente della Fondazione Ravello richiede tempo, impegno e presenza sul territorio?

«Io conosco le mie qualità e i miei difetti ma garantisco che l'impegno è massimo, l'onestà è massima, speriamo di ottenere buoni risultati».

Avrà bisogno anche di validi manager. Con le procedure che avvierete lei pensa si possano trovare le qualità richieste?

«Certamente vorrei collaboratori di alto livello, speriamo di trovarli. Se uno la fa bene e rispondono molte persone, si. Il nostro è un paese ricco d'ingegno, ma noi ci rivolgeremo anche all'estero. Ravello è un posto internazionale. Con una selezione seria, uno bravo lo troviamo».

Per il rinnovo del canone di locazione di Villa Rufolo da sottoscrivere il prossimo febbraio?

«Non ne abbiamo ancora parlato».

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