PoliticaNicola Amato per la Ri-Fondazione Ravello: «Ora rilancio progettualità culturali e salvaguardia posti di lavoro»

Nicola Amato per la Ri-Fondazione Ravello: «Ora rilancio progettualità culturali e salvaguardia posti di lavoro»

Inserito da (Redazione), lunedì 14 gennaio 2019 08:57:59

«La salvaguardia dei posti di lavoro, una progettualità per rilanciare Ravello quale centro internazionale della cultura e la garanzia che venga rispettata la mission per la quale Fondazione Ravello è stata costituita». È l'auspicio di Nicola Amato, capogruppo consiliare di Ravello nel Cuore che saluta con speranza la designazione del manager culturale Mauro Felicori a commissario straordinario della Fondazione Ravello.

In una nota trasmessa alla nostra redazione, Amato analizza il momento dell'ente culturale di cui Regione Campania e Comune sono soci maggioritari.

«Nihil sub sole novum (niente di nuovo sotto il sole) è l'eterno ripetersi nella storia della Fondazione Ravello di quest'ultimo lustro - esordisce - . Quando le parti non riescono a trovare soluzioni condivise e il giocattolo sta per rompersi allora ci pensa mamma Regione (autorità di controllo) a riprendere le fila del gioco.

Qualcuno parla di fallimento, eppure in tanti salutavano l‘arrivo del prof. Sebastiano Maffettone come la panacea per rilanciare il sodalizio associativo!

Con la nomina del dott. Mauro Felicori a commissario si verifica l'inevitabile azzeramento di tutte le cariche (politiche) statutarie, in attesa che il nuovo statuto li elimini del tutto.

Finalmente l'uomo giusto al posto giusto? Di sicuro il neo commissario Felicori è persona di alto profilo e non ha bisogno di suggeritori o di stampelle».

L'auspicio:«Nell'immediato, è la salvaguardia dei posti di lavoro, una progettualità per rilanciare Ravello quale centro internazionale della cultura e la garanzia che venga rispettata la mission per la quale Fondazione Ravello è stata costituita.

Il Gruppo Ravello nel Cuore, in ogni caso non sarà alla finestra e chiederà apposito incontro per illustrare la propria posizione sul nuovo corso della Fondazione».

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