PoliticaRavello, al via lavori rampa San Martino ed è già polemica: Amalfitano attacca ex Amministrazione che replica duramente

Ravello, al via lavori rampa San Martino ed è già polemica: Amalfitano attacca ex Amministrazione che replica duramente

Inserito da (Redazione), venerdì 5 agosto 2016 17:52:47

RAVELLO - Sono cominciati, nei giorni scorsi, i lavori di riqualificazione di via San Martino che prevedono la realizzazione della tanto invocata rampa per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Un progetto rivendicato con forza dall'Amministrazione "Insieme per Ravello" guidata, fino a pochi mesi fa, da Paolo Vuilleumier, bersaglio, due giorni fa, di un violento commento del direttore della Villa Rufolo Secondo Amalfitano affidato a Facebook.

«A dicembre 2013 veniva presentata richiesta per la realizzazione di una rampa che consentisse ad una "neodisabile" una vita più decente. Vuoto, ignavia, bugie, scaricabarile per due anni e passa. A luglio 2016 finalmente partono i lavori. Deo gratias, ma grazie anche a quanti davvero l'hanno voluta ed hanno dato il loro contributo per realizzarla! Come si sa le cose belle e giuste meritano un premio, ed ecco che dagli scavi emerge un piccolo premio per la collettività tutta: i resti di un fontanile che ci porta direttamente al 1863 e a Neville Reid che realizzò a proprie spese il primo acquedotto Ravellese, portando l'acqua potabile in vari punti del paese. Il ricordo infantile e sbiadito di una nicchia e dei racconti di mio nonno Achille Benigno, conferiscono a questo ritrovamento un sapore ancora più dolce e intimo. Sentiremo parlare ancora e spesso nei prossimi giorni di Neville Reid, della sua opera e di quanto si possa e si debba fare per la nostra collettività, sempre più bisognosa di questo tipo di interventi, fisici per alleviare le disabilità fisiche, ma anche e soprattutto culturali, per sminuire gli effetti di un degrado sociale che fenomeni globali portano anche a Ravello con violenza ed effetti devastanti. Volentieri affidiamo questo pensiero e le foto alla sensibilità di quanti vorranno, almeno per un attimo, allontanare la mente da cattiverie e negatività» Così scriveva l'ex consulente di Brunetta.

Parole mai morbide da parte dell'Amalfitano "furioso", contro i suoi ex allievi i quali non hanno atteso molto per rispedire al mittente (oltremodo nervoso nell'ultimo periodo e per il quale si attende il responso della Fondazione Ravello circa il violento scontro di due settimane fa a Villa Rufolo avuto con l'architetto Raffaele Cioffi) le pesanti affermazioni.

Dalla propria pagina Facebook la replica del movimento "Insieme per Ravello" con cui attacca duramente il suo ex leader, accusandolo, mai come stavolta, di essere autore di «strategia denigratoria e distruttiva verso chiunque si frapponga ai suoi voleri e ai suoi piani, li riconosciamo quali segni distintivi della sua azione quotidiana, non disgiunta da arroganza, prepotenza e mistificazione della verità».

Di seguito, per completezza d'informazione, si pubblica testo integrale prodotto da Insieme per Ravello.

«Dopo aver assistito nel tempo ai cambi di casacca e ai voltafaccia, nell'ultimo periodo ci siamo abituati ai sermoni e alle esternazioni dell'attuale direttore di Villa Rufolo.
Dalla conta dei voti per individuare chi non aveva espresso la propria preferenza in favore della lista Rinascita Ravellese, alle speculazioni sul disagio sociale. A proposito di questo argomento agitato da mesi e oggetto di campagna elettorale, sarebbe interessante diventasse pubblico il pensiero di tanti giovani e genitori ravellesi riguardo all'operato (pubblico e privato) dell'esternatore.
In un suo post di ieri scrive di cattiveria, malvagità, negatività probabilmente attribuite all'amministrazione Vuilleumier.
Rimaniamo basiti di fronte a tanta sfrontatezza, ma siamo abituati al fiume di fango e falsità che Amalfitano riversa su coloro che interferiscono sui progetti che riguardano l'affermazione della sua persona fino ad arrivare, senza esitazione e tanti scrupoli, agli atti estremi che tutti conosciamo.
I sostantivi utilizzati da Secondo Amalfitano (cattiveria, malvagità, ignavia...), la strategia denigratoria e distruttiva verso chiunque si frapponga ai suoi voleri e ai suoi piani, li riconosciamo quali segni distintivi della sua azione quotidiana, non disgiunta da arroganza, prepotenza e mistificazione della verità.
I lavori di sistemazione della via San Martino e la realizzazione di una rampa per l'abbattimento delle barriere architettoniche sono il frutto di un serio lavoro di un'amministrazione attenta e laboriosa, l'Amministrazione Vuilleumier, che, dopo anni di noncuranza e inattivitá delle amministrazioni che si sono succedute negli anni, ha concretamente programmato la riqualificazione di quella zona con interventi che prevedono, tra l'altro, la costruzione di una piazzetta proprio vicino alla chiesa di San Martino.
La determinazione di una compagine coesa e dedita al perseguimento del "bene comune", grazie all'impegno dell'assessore Fiore e del consigliere Scala, ha reso possibile la realizzazione dell'opera.
Progettazione, accordo con i proprietari per la cessione onerosa se pur bonaria delle aree, reperimento delle necessarie risorse dal bilancio comunale, procedure di gara e affidamento dei lavori alla ditta aggiudicataria. Questo il percorso di un'opera che eseguirà materialmente una amministrazione diversa da quella che ne ha reso possibile la realizzazione.
L'autore del post dimentica che da Sindaco non riuscì, in ben 8 anni di governo, a posare una pietra o a riparare una buca in quella via, così come dimentica che da consigliere comunale, uscito sconfitto alle elezioni del 2006 contro Paolo Imperato, denunziò e bloccò sul nascere il maldestro tentativo dell'Amminstrazione dell'epoca di realizzare la rampa senza progetto e senza autorizzazioni.
È proprio vero che al peggio non vi è mai fine. Incoerenza, mancanza di dignità, affermazione del proprio ego sono i valori che contraddistinguono l'autore di post provocatori, superficiali e falsi.
Logorato ormai dall'odio, dalla seppellita obiettività, da quel raro dispotismo che conduce alla mancata serenità, Amalfitano ha per l'ennesima volta perso occasione per tacere».

 

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