PoliticaRavello, Di Palma torna a parlare: «Da competizione elettorale mi aspetto dialettico e leale confronto»

Ravello, Di Palma torna a parlare: «Da competizione elettorale mi aspetto dialettico e leale confronto»

Inserito da (Redazione), martedì 19 gennaio 2016 19:10:15

Dopo diversi mesi di silenzio sugli organi di stampa, il consigliere di minoranza del Comune di Ravello, Salvatore Ulisse Di Palma, ex capogruppo di Ravello nel Cuore, torna a inviare a questa testata una delle sue note, quelle che ci avevano abituato a far sentire la sua presenza virtuale sui temi legati alla politica locale. Poi il black-out, l'uscita dal gruppo di Ravello nel Cuore, il passaggio con Salvatore Di Martino per la rinascita ed riecco leggere uno scritto a suo pugno che volentieri pubblichiamo ricordando al cardiologo, se solo lo avesse per un momento dimenticato, che questa testata è da sempre disponibile per la diffusione dei messaggi di qualsiasi compagine politica. Con questo scritto Di Palma sembra mettere le mani avanti, chiedendo un dialettico e leale confronto quasi a voler evitare di discutere le scelte politiche attuate negli ultimi cinque anni che lo hanno portato da Insieme per Ravello tra le braccia di Di Martino, passando per Ravello nel Cuore. Ma questo - e il dottore ne è a conoscenza - sarà senza dubbio argomento di acceso confronto. Di seguito il testo integrale.

L'ipotetica campanella che dà l'avvio del match è suonata.
Sul ring, sempre ipotetico, vengono presentati i contendenti.
Una presentazione garbata, quella fatta in un articolo apparso sulla testata del giornale on -line "Il Vescovado", dei candidati ipotetici al rinnovo del civico consesso.
Mi è piaciuta quest'immagine perché gli inglesi definiscono la boxe la nobile arte e, in cuor mio, anche se lo faccio da sempre, mi auguro che questo periodo di tempo che ci separa dalle elezioni amministrative, venga vissuto senza cattiveria, senza dietrologia, senza alcun accanimento di sorta.
Questo è l'augurio, perché sarebbe anacronistica una campagna elettorale vecchia maniera improntata alla maldicenza, all'urlo per l'urlo, senza invece mettere in campo proposte valide e praticabili.
E' andata com'è andata la consiliatura ultima, per me restano i mali di sempre, gli sconci e non so proprio come faranno gli attuali amministratori a giustificare il loro operato di cinque anni al corpo elettorale.
A dire il vero potrebbero farlo chiedendo scusa al paese e proponendo un programma elettorale che non sia come tante volte detto un "libro di sogni", ma realizzabile.
Sono felice di aver notato che la testata on - line del " Vescovado " abbia dato inizio, per così dire, alle ostilità anche se mi preme rimarcare che parlando di muscolo, caro Direttore, è appena il caso di ricordare che il cuore è anch'esso un muscolo che la sua funzione vitale è quella di spingere sangue ossigenato al cervello mettendolo in movimento.
Voglio dire che, probabilmente, io che al cuore faccio riferimento sempre non fosse altro che per professione e non solo ho avuto il grosso impegno (come cuore) di organizzare , di lavorare per predisporre il frutto del cervello.....
Ecco questo con il garbo possibile è quanto mi aspetto dalla prossima competizione elettorale, un dialettico e leale confronto che faccia scegliere in base ad idee, in base all'attaccamento alla propria terra, in base all'esperienza maturata negli anni come amministratore locale.
E, a chi affido queste mie riflessioni, va l'incoraggiamento della funzione divulgatrice e informatrice, erigendosi ad arbitro e quindi al di sopra delle parti della contesa, nonché "sfruguliatore" o mettere come si suol dire la pulce ai candidati per far emergere il meglio delle loro potenzialità, per evitare i brutti spettacoli parolai del passato.
Gli uomini di buona volontà e, sono tanti, devono scegliere in scienza e coscienza perché non parliamo di amministratori di condominio ma di amministratori di una città stupenda, riconosciuta come patrimonio dell'Umanità, oggi fin troppo mortificata e vilipesa, cloroformizzata che non attende che una rinascita civile, culturale e d economica.

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