Storia e StorieAntonio Schiavo di Ravello tra i vincitori del Premio Vitruvio di Lecce per il suo "Aghi di Pino"

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Antonio Schiavo di Ravello tra i vincitori del Premio Vitruvio di Lecce per il suo "Aghi di Pino"

Due sere fa, Antonio Schiavo, di Ravello, ha ottenuto un Riconoscimento speciale della giuria per il suo Aghi di Pino, edito nel 2018 da Guida Editore

Inserito da (Maria Abate), lunedì 20 settembre 2021 10:02:25

Lo scorso 18 settembre, a Lecce, si è tenuto il XVI Premio Internazionale Vitruvio, ideato e diretto dal 2005 dall'architetto e poeta Enrico Romano, incentrato sul tema "La forza della fragilità dell'essere".

Il Premio si articolava in sei Sezioni: quattro di poesia, una di narrativa ed una dedicata agli studenti di ogni ordine e grado, vero fiore all'occhiello del concorso letterario.

A partecipare alla "Sezione E", dedicata ai libri editi di narrativa, anche un cittadino della Costa d'Amalfi. Due sere fa, Antonio Schiavo, di Ravello, ha ottenuto un Riconoscimento speciale della giuria per il suo Aghi di Pino, edito nel 2018 da Guida Editore.

La Giuria del Premio Vitruvio di questa edizione è stata presieduta dal Prof. Carlo Alberto Augeri dell'Università del Salento. La cerimonia di premiazione, alla presenza del sindaco di Lecce Carlo Maria Salvemini, si è svolta nei locali dell'Auditorium San Giovanni Battista.

Tra i premiati dell'edizione 2021 anche Enrico 'Chico' Forti che, dal carcere in Florida, ha inviato la poesia "Come gocce di rugiada".

 

Descrizione "Aghi di Pino"

Ettore Baldi, fin da piccolo, si è chiesto cosa rappresentasse quella serie di numeri perennemente in tumulto nella sua mente. Appassionato di mitologia greca, ricorda di aver letto che tutti gli uomini, alla nascita, conoscono la durata della propria vita e, quindi, il giorno della morte. La sofferenza del nascere però è così intensa da far loro perdere memoria di quella data. Anche lui era nato apparentemente senza dolore, senza emettere quei vagiti che solitamente accompagnano la venuta al mondo di tutti gli esseri umani. Quei numeri che si mescolano nel suo cervello potrebbero rappresentare la data della sua morte? Quando mancano ancora tanti anni al "momento fatale" Ettore pensa quasi che quello sia un privilegio e gode appieno dei piaceri della vita. Poi, man mano, quel pensiero si trasforma in un'ossessione che trova un'apparente conferma, in prossimità del giorno così temuto, in un gravissimo incidente che coinvolge la sua figlia più piccola, Laura. Il destino racchiuso in quelle cifre era riservato forse non a lui ma a quanto aveva di più caro.

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