Storia e Storie‘Benessere di vita e lavoro dei dipendenti’: nella tesi da 110 e lode con bacio, Martina Criscuolo analizza i casi di Comune Ravello e Asl

‘Benessere di vita e lavoro dei dipendenti’: nella tesi da 110 e lode con bacio, Martina Criscuolo analizza i casi di Comune Ravello e Asl

Inserito da (Redazione), domenica 6 novembre 2016 11:50:25

"Il Work life balance e le politiche di promozione del Benessere Organizzativo nelle amministrazioni Pubbliche: una ricerca empirica in due realtà campane" è il titolo dell'interessante tesi in Organizzazione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche discussa il 28 ottobre scorso da Martina Criscuolo, che le è valsa la laurea magistrale in Economia (Corso di laurea in consulenza e management aziendale) presso l'Università degli Studi di Salerno.

L'analisi, che ha preso ad esempio le amministrazioni del Comune di Ravello e il Distretto 63 Cava de' Tirreni - Costiera Amalfitana dell'Asl Salerno, si propone di riflettere sulla situazione delle Pubbliche Amministrazioni italiane in tema di conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro dei dipendenti.

Partendo da un'analisi approfondita sul ruolo del lavoratore dai tempi di Taylor e Weber, si comprende come si sia evoluta la sua posizione all'interno dell'ambiente lavorativo e come sia divenuto sempre più importante, per una realtà organizzativa, l'ottenimento di ciò che nello scritto è definito come benessere organizzativo o salute organizzativa.

La creazione di un clima organizzativo piacevole, sicuro e collaborativo diventa, infatti, una forma di opportunità di successo, oltre che per il lavoratore impiegato, anche per la realtà aziendale stessa che, trovandosi con dipendenti più motivati, giunge a risultati ottimali in termini di performance e qualità del lavoro. Il raggiungimento della salute organizzativa rappresenta, oggi, un tema molto discusso tanto per le aziende private quanto per le pubbliche amministrazioni italiane nelle loro scelte organizzative.

La disamina evidenzia come, anche se l'obiettivo di conciliazione tra vita professionale e vita familiare sia presente in tutte le politiche nazionali a livello europeo, siano profonde le differenze tra l'Italia e gli altri Paesi e come sia difficile individuare nella realtà pratiche di armonizzazione efficaci. Nonostante i benefici derivanti dall'adozione di strumenti di conciliazione, infatti, il lavoro svolto mostra come, in Italia, sia ancora limitato il numero di realtà pubbliche che si impegnano attivamente nell'adozione di strumenti validi per assicurare una maggiore vicinanza alle esigenze dei propri dipendenti. Lo scopo dell'elaborato è, quindi, quello di comprendere le ragioni del ritardo delle Amministrazioni italiane in termini di benessere organizzativo e conciliazione e, attraverso un'analisi critica, valutare le eventuali aree di miglioramento e le possibilità di crescita.

Al fine di rafforzare i risultati il cui lavoro svolto permette di giungere, si propone un'indagine esplorativa rivolta a due Pubbliche Amministrazioni campane, al fine di comprendere, rispetto a quanto descritto teoricamente, quanto sia fatto in pratica. Partendo dalla costruzione di un questionario con domande selezionate ad hoc l'indagine approfondisce i termini del percorso compiuto dalle amministrazioni pubbliche adottate come campione verso l'adozione di politiche aziendali di work-life balance e rileva le opinioni dei dipendenti in tema di benessere organizzativo. L'analisi e l'interpretazione dei dati raccolti costituiscono la base per avanzare una lettura critica sullo "stato dell'arte" delle amministrazioni pubbliche in tema di conciliazione vita-lavoro e individuare possibili traiettorie di miglioramento gestionale.

Lusinghiero il giudizio del relatore, professoressa Carmela Annarumma e della commissione esaminatrice concorde nel conferire alla studentessa di Ravello la massima valutazione: 110 e lode con bacio accademico.

Per la gioia di papà Mimmo, mamma Marina, delle sorelle Alessandra e Liliana e dei cari nipotini.

Un traguardo davvero prestigioso, ottenuto col bacio accademico (una rarità) e raggiunto con grande impegno e passione dalla bella e brava Martina, giovane ravellese (classe 1991) dalle indubbie qualità, tra le migliori energie del territorio.

E noi non possiamo che formularle il più incoraggiante augurio per un futuro prospero di successi professionali e personali.

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