Storia e StorieE' morto Paolo Signorino, l'artista che ha amato Ravello e la Costiera

E' morto Paolo Signorino, l'artista che ha amato Ravello e la Costiera

Inserito da (Redazione), martedì 24 marzo 2015 21:06:10

Il mondo della cultura piange uno degli artisti salernitani più apprezzati. Questo pomeriggio si è spento, nella sua casa del centro storico di Salerno, il pittore Paolo Signorino. Aveva 79 anni. Da tempo, non era un segreto, lottava contro il male del secolo.

L'estremo saluto all'artista domani, mercoledì 25 marzo, alle 16 e 30 nel Duomo di Salerno. Le sue amate rose lo accompagneranno nell'ultimo viaggio verso il mondo dei giusti.

Esponente di spicco del panorama artistico salernitano, Paolo Signorino, figlio orgoglioso di Salerno ha espresso nella sua intensa "avventura" artistica l'anima più vera del territorio salernitano ed in modo particolare della Costa d'Amalfi, a cui è stato da sempre legato in maniera viscerale.

Dopo Minori scelse Ravello, in particolare il borgo di Torello, come suo buen retiro. Amava il bello, la cultura, quella vera, che trasuda da ogni pietra della Città della Musica, intrattenere rapporti di cordialità con i Ravellesi che ne hanno da sempre apprezzato le qualità umane e professionali. Uomo dalla straordinaria generosità, in occasione del trasferimento del parroco fra Antonio Petrosino, gli donò, a nome della comunità religiosa di San Pietro alla Costa, Torello e San Cosma, una pregevole opera raffigurante la Vergine delle Grazie, l'Addolorata e i Santi Medici a protezione del borgo, con l'iscrizione "Uniti nella Fede" (foto a lato).

Oggi Salerno, la Costa d'Amalfi, Ravello, perdono, oltre al grande artista, un vero amico.

Biografia
Paolo Signorino, nasce a Battipaglia nel 1935. La sua passione artistica passa da un'iniziale esperienza da autodidatta alla formazione con il maestro Nicola Spinosa, dal quale apprende i primi segreti dell'arte della pittura. L'incipit di questa avventura artistica si colloca negli anni Cinquanta, quando il giovane pittore si presenta al pubblico con la personale presso il Circolo Sociale di Battipaglia.

E' l'inizio di un' intensa attività creativa che si dispiega nei decenni successivi con sempre maggiore successo ed apprezzamenti di critica, come attestano le esposizioni di fine anni Settanta al Circolo Sociale di Angri, all'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Amalfi e alla Pro Loco di Minori con la presentazione di Mario Carotenuto. Nel settembre-ottobre del 1969, l'artista esce dai confini provinciali e regionali ed espone a Genova presso la Galleria d'Arte Guidi.

Seguono altre tappe prestigiose e significative, tra cui si segnalano la personale tenutasi a Roma nel 1970 presso la Galleria L'Albatros, con un testo di Domenico Rea e, nel 1972, a Milano alla Galleria Statuto 13 con presentazione di Mario Lepore. L'artista ritornerà nella città lombarda più volte, sempre con appuntamenti pittorici di grande rilievo artistico: nel 1974, con una personale presso la galleria "Diarcon" presentata da Raffaele De Grada; nel 1975 con la mostra "Paolo Signorino: Litografie" presso la Biblioteca Sormani; nel 1981 al Centre Culturel Francaise con l'esposizione "Paolo Signorino: Foto/grafia di Proust", con scritti di Filiberto Menna e Luciano Vecchi. E'ancora nella metropoli lombarda nel 1989 con l'esposizione "Paolo Signorino: i giardini di Milano con la presentazione di Alberico Sala.

Intenso il fascino esercitato sul pittore dalla Costiera Amalfitana, tanto che prima Minori e successivamente Ravello divengono luoghi d'arte e d'incanto, motivo ispiratore della sua arte. Numerosi sono gli appuntamenti che si susseguono nel corso degli anni, a partire dal 1979 con la mostra "Paolo Signorino: Ceramiche e Grafiche" allestita a Minori, presso l'ex Ideal, fino a giungere alla personale dal titolo "Rosa Rosae 1972- 2012", organizzata a Ravello all'Archivio Ravello Arte Contemporanea.

Salerno rimane il centro della sua intensa attività creativa: tra le innumerevoli esposizioni allestite presso le gallerie cittadine si citano la mostra "Portami tante rose" presso La Bottegaccia nel maggio 1982 con presentazione di Aldo Falivena e note di Rino Mele; l'esposizione "Paestum disegnata da Paolo Signorino" al Tempio di Pomona nel 1991; la mostra "Erbario" del 2006 presso il Catalogo, poi riproposta a Londra al Worl Travel Market nel novembre dello stesso anno.

L'artista ha ottenuto nel corso della sua lunga carriera importanti riconoscimenti come il Premio Lario Cadorago-Como 1975 e 1976, la partecipazione alla XV Biennale d'arte Nazionale di Imola nel 1976, alla 37° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia "Ambiente come sociale" anno 1976 e alla 54° Esposizione Internazionale d'arte della Biennale di Venezia per i il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.

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