Storia e StorieJulianne Moore a Ravello: «Costiera spettacolare, di una bellezza unica, accogliente e positiva»

Julianne Moore a Ravello: «Costiera spettacolare, di una bellezza unica, accogliente e positiva»

Inserito da (Redazione), mercoledì 19 luglio 2017 11:45:55

Hollywood è a Ravello. Dopo Edward Norton, Woody Harrelson, Katy Perry, Richard Gere, Amy Adams - e in attesa dell'arrivo di Kevin Spacey - ecco giungere nella Città della Musica anche il premio Oscar Julianne Moore, da venerdì scorso distanza presso uno degli alberghi extralusso della Città della Musica. Come per la Adams - con la quale si saranno incrociate nei corridoi dello stesso hotel - la Moore è stata ospite del Giffoni Film Festival, preferendo di soggiornare in Costiera Amalfitana. Anche lei non è passata inosservata nel centro storico di Ravello per una passeggiata nelle vie dello shopping, tra escursioni, natura e a mare. «La Costiera amalfitana è spettacolare. Sto vivendo un'esperienza sensoriale, tra cibo, acqua e incontri con le persone. E' un posto di una bellezza unica, molto accogliente e positivo» ha dichiarato.

 

con grazia ed eleganza guarda con stupore attraverso una grande vetrata del resort immerso tra noccioli, olivi e vigneti a Cipriano Picentino, a pochi passi da Giffoni Valle Piana, dove è ospite alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival. Abito bianco sopra al ginocchio, stringe la mano a ciascuno dei dieci di giornalisti che l'aspettano e si presenta scandendo il suo nome. Non si risparmia, l'attrice parla di politica, armi, immigrazione e dei suoi miti cinematografici. "In America, a parte gli indiani nativi siamo tutti immigrati - spiega l'attrice impegnata contri le leggi sull'immigrazione volute da Trump - anch'io sono di prima generazione. Gli Usa sono naturalmente pronti per accogliere, devono la loro identità all'immigrazione". Bellezza immutata nel tempo, Julianne Moore prosegue raccontando il suo impegno civile contro la mancanza di controllo nell'uso delle armi negli Usa. Julianne Moore tornerà sul grande schermo nella commedia dark "Suburbicon", regia di George Clooney e scritta dai fratelli Coen, che - secondo i rumors - potrebbe debuttare a Venezia. "George è un grande regista, generoso, divertente e sa circondarsi di bravi professionisti perciò tutti vogliono lavorare con lui". E poi un consiglio al neopapà Clooney: "Sono mamma, mi sono goduta a pieno questa esperienza che auguro a tutti. George, non quanto dovrai giocare...".

Nel film la Moore sarà poi l'imprenditrice in "Kingsman: Il cerchio d'oro". L'attrice, 56 anni portati con disinvoltura, senza nessun ritocco o ricorso al botox, sarà anche Lillian e Rosa da adulta in "Wonderstruck", diretto da Todd Haynes (presentato a Cannes70), regista con il quale ha lavorato diverse volte. "A Todd mi lega un rapporto speciale, ho fatto il mio primo ruolo da protagonista in "Safe" nel 1995". C'è poi in ballo un progetto che la vedrà recitare al fianco di Robert De Niro in una serie tv prodotta da Amazon, diretta da David O. Russell, budget da 160milioni di euro. "Sarà girata a New York, sia Bob che io viviamo là. Sarà una serie che racconta una grande famiglia con tanti personaggi". Le brillano gli occhi quando parla di Robert Altman, che la volle in "America oggi" nel 1998, primo grande regista a sceglierla dopo Luis Malle che nel ‘94 le affidò il ruolo di Elena in "Vanya sulla 42esima strada". "Da bambina vedevo molta tv, poi ho iniziato a vedere film, tra i primi c'è stato "Tre donne" di Bob Altman, mi si accese subito una luce, mi dissi io voglio fare questo lavoro qui. Sono fortunata ad essere nata in un'epoca in cui c'è stato un artista come Altman. Quando poi mi ha scelta per "America oggi" non solo ho ritrovato l'artista assoluto, immenso, che ho conosciuto nei suoi film, ma anche una persona dalla grande umanità: infatti i ruoli dei suoi film nascevano da una grande osservazione delle persone, da una profonda umanità".

"Sono diventata attrice grazie a Meryl Streep, la vidi sulla copertina del Time Magazine, erano gli anni Settanta, lei era ancora un'attrice emergente, mi dissi: Io voglio diventare come lei". Prima ancora fu un'insegnante al liceo a consigliarle la recitazione: "Mi disse che quella sarebbe potuta essere la mia strada. Poi ho lavorato molto a teatro partendo da Moliere...". Durante la gavetta a off- Broadway, la Moore si manteneva facendo la cameriera. Alla domanda da quale cineasta italiano vorrebbe essere diretta, l'attrice risponde: "Non ho mai ricevuto proposte per film italiani e mi chiedo perché? Ma vorrei lavorare con Luca Guadagnino, ho trovato molto bello il film in cui ha diretto con Tilda Swilton. Quando ho incontrato Tilda a Los Angeles, le ho detto: "Brava nonsolo reciti in italiano, ma reciti persino in un italiano con accento russo".

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