Storia e StorieLa devozione per i Santi Cosma e Damiano di Ravello: una straordinaria storia di fede
Inserito da (Redazione), venerdì 25 settembre 2015 19:19:52
La devozione per i Santi Cosma e Damiano di Ravello, attestata dalla fine del medioevo e per tutta l'età moderna nella documentazione canonica, privata e letteraria, raggiunge un grande sviluppo nel corso dell'Ottocento. Lo testimoniano, fra gli altri, alcuni scrittori del tempo i quali, dopo essersi cimentati nella descrizione dell'antica chiesa, non mancano di ricordare al lettore la speciale venerazione che i Santi godevano nella provincia salernitana.
Negli anni cinquanta di quel secolo, il Manoscritto Pisacane, un testo recante la storia dei luoghi di culto della città di Ravello, ricordava come fosse "sorprendente il concorso di divoti dei paesi circostanti nel giorno della festività del santo, specialmente avanti giorno." Trent'anni dopo il canonico Luigi Mansi, uno dei pionieri della storiografia locale, poteva constatare come "la divozione è aumentata in modo straordinario, e nel giorno della festa e per più di un mese dopo vedesi un gran concorso di fedeli, che da tutta la nostra provincia vengono per sciogliere i loro voti dinanzi alla statua di San Cosma".
Mi affaccio alla finestra e vedo, stupefatta, una lunga fila di uomini, ragazzi, vecchi, donne che si inerpicano lungo le scalinatelle con una fiaccola in mano. Cantano con un'intonazione vagamente orientale e il loro canto fa eco tra i monti, dolcemente. Il coro sembra formato da un numero infinito di persone che abbiano raggiunto una perfetta intonazione dopo un lungo esercizio. Non conosco gli usi e costumi della gente di questi luoghi; so solo che Ravello è cara ai cineasti e per un attimo mi si affaccia l'idea che si stia girando una scena di un film epico.
Beve come fosse un rito. Le virtù terapeutiche di quest'acqua sono state decantate attraverso le generazioni. Le donne riempiono con cura parsimoniosa un fiasco che hanno portato da casa. I pellegrini salgono ora le ultime rampe di scale che portano al Santuario...Ora ascoltano parole di fede e pregano, in un momento in cui il mondo attraversa una così profonda crisi spirituale, con la stessa forza degli avi. Il Sacerdote di turno pronuncia dal pulpito toccanti parole e fa rivivere un'atmosfera mistica. I presenti sono commossi. I bambini rimirano estatici i volti dei Santi Cosma e Damiano."
Attualmente il Santuario dei SS. Cosma e Damiano di Ravello conserva migliaia di ex-voto, alcuni dei quali risalenti alla fine del XVII secolo, come testimoniato nel 1694 da Mons. Luigi Capuano, vescovo di Ravello e come meglio chiarito qualche decennio dopo da Mons. Perrimezzi, nel corso delle visite pastorali alle chiese della Diocesi. E ciò perché i Santi Cosma e Damiano sono stati ritenuti sempre i patroni dei medici, dei professori e chimici, degli studenti in medicina, dei farmacisti e dei barbieri che nell'antichità praticavano la medicina minore. Negli anni gli stessi medici, coscienti dei limiti della scienza medica e chirurgica, nei casi disperati, consigliavano ai pazienti di rivolgersi proprio ai Santi Medici, che sono ancora oggi speranza certa di guarigione.