Tu sei qui: CronacaAntonello Venditti stasera sul palco del Ravello Festival
Inserito da (Redazione), venerdì 4 agosto 2017 11:56:47
I successi di una carriera straordinaria, lunga mezzo secolo, in versione unplugged da uno dei palchi più suggestivi del pianta. Antonello Venditti è pronto ad esordire a Villa Rufolo nell'ambito del Ravello Festival: stasera il cantautore romano sarà affiancato da Danilo Cherni e Angelo Abate alle tastiere, Amedeo Bianchi al sax e Alessandro Canini alla batteria, al basso e alla chitarra. Spettacolo già sold out nonostante il biglietti a 80 euro.
La scaletta tocca tutte le età, dagli anni del Folkstudio al recente repertorio di "Tortuga", senza un ordine cronologico: in fila una serie di titoli come "Sotto il segno dei pesci", "Ci vorrebbe un amico", "Ricordati di me", attraversando "Benvenuti in paradiso", "Dalla pelle al cuore" e "Notte prima degli esami". Il tutto con arrangiamenti inediti, pensati per valorizzare il respiro ritmico dei brani. «Con i miei musicisti dice Venditti propongo qualcosa di diverso. È un segno di come sono oggi. Ci sono momenti in cui il presente diventa passato e il passato futuro. La mia storia torna come speranza di non vissuto a riempire la nostra vita. Cinquant'anni trascorsi insieme per tutti potrebbero costituire la nostra storia, ma i brani che l'hanno rappresentata e che eseguo dal vivo sono il nostro ritorno al futuro». Non è escluso un omaggio alla canzone partenopea.
Del resto, Venditti ha sempre manifestato il suo amore per Napoli e la Campania. Una passione che va oltre il piano musicale, estendendosi all'arte, alla cultura e toccando il cinema. «Ricordo l'esperienza con "La cantata dei pastori" alla fine degli anni '60, le esibizioni con De Gregori al teatro Instabile, dove incontrai Michelangelo Romano che è stato il mio produttore. E poi Pino Daniele, con cui ho condiviso pezzi di vita e di musica. Ogni volta che evoco Napoli mi tornano in mente i miei amici più cari, tra cui Dalla e Avitabile. Con loro ho conosciuto gli aspetti principali di questa città». Con Paolo Sorrentino e il cameo nel film "La grande bellezza", si può persino dire che Venditti abbia vinto un po' di Oscar: «È stata un'esperienza piacevole. Sorrentino ha usato lo stesso set di molte mie canzoni. "Roma capoccia", per esempio, raccontava già una piccola grande bellezza, elencando splendori e miserie della capitale».
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