Tu sei qui: CronacaQuello show di Beppe Grillo nel 1994 a Ravello, contro politici e luoghi comuni [VIDEO]
Inserito da (Redazione), mercoledì 17 gennaio 2018 14:03:22
Si pubblica pezzo d'archivio, de "Il Mezzogiorno" datato 7 agosto 1994, a firma del giornalista Antonio Nastri (figlio di Sigismondo), cronaca dello show che il comico Beppe Grillo tenne nella piazza Vescovado di Ravello la sera del 5 agosto. In basso il video di integrale dell'esibizione.
Non ha gradito che, contemporaneamente, sull'altro lato della costiera, fosse di scena Vittorio Sgarbi. E così, i primi strali di Beppe Grillo, che per un'ora e mezza ha tenuto sermone nella piazza di Ravello, davanti a una platea di 3000 persone, sono stati per il presidente della Commissione Cultura della Camera. La morte di Spadolini? Un avvenimento che certamente merita rispetto, «ma è grottesco - ha osservato Grillo - che Scalfaro, in occasione dei funerali, abbia detto non te ne devi andare. Bisognava dirlo quando l'hanno fatto fuori da presidente del Senato».
Il G7 di Napoli è diventato, per il comico genovese un G 6 e mezzo in rapporto alla statura del nostro premier, «più basso persino del capo del governo giapponese. Quando a Napoli se ne sono accorti hanno fatto si che l'ospite si ammalasse, in modo da essere sostituito col suo vice, che è più piccolo». Ma Grillo, nemico giurato del 144, se l'è presa anche col Telefono Azzurro colpevole di aver attivato a Natale un servizio di favole: 2540 lire al minuto. «Sicché il bambino chiamava, poi arrivava il conto milionario al padre, che lo massacrava di botte. E il figlio che faceva? Richiamava il Telefono Azzurro». Troppa pubblicità dei mezzi di informazione: sui sassi lanciati dai cavalcavia e poca, giudizio del comico genovese, su una importante decisione presa in sede Cee: quella sull'aumento del tasso consentito di pesticidi nell'acqua potabile. Solo in una società come la nostra, ha insistito il Grillo parlante - può capitare che venga promosso il direttore generale: dell'Inps, un ente che ha 30mila miliardi di debiti. Lo hanno nominato direttore generale della Rai. E poi: «non si può fare un partito e chiamarlo ‘Forza Italia'. Sarebbe come chiamarlo ‘Come va? Bene grazie'. Dietro le parole si annidano i grossi casini. La Germania dell'Est a regime totalitario si chiamava ‘Repubblica democratica'. Zirinowski è presidente del partito liberlademocratico».
Parole a raffica, quelle di Grillo, una sorta di appello alla nazione. «Eppure - ha confessato - io vorrei solo fare il comico». Ha ricordato che negli Usa le condanne a morte per gas vengono eseguite a gruppi di tre per risparmiare. Che Nelson 'Mandela, in Sud Africa ha invitato il suo oppositore, e prima persecutore, a governare con lui, che Arafat ha chiesto la collaborazione di un rabbino. «La democrazia e la civiltà - ha concluso - me la stanno insegnando un arabo e uno zulu».
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