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Circa sessanta i titolari di strutture ricettive, dagli alberghi extralusso ai bed and breakfast e case vacanza, che ieri sera hanno preso parte all'incontro convocato dall'Amministrazione comunale a Villa Rufolo.

Due i momenti salienti: una prima parte, specificamente tecnica, ha visto gli intervenuti esporre istanze ai tecnici della Software Studio, che gestisce il programma di riscossione dell'imposta di soggiorno. La seconda parte, invece, è stata caratterizzata da un vero e proprio confronto-dibattito sulle criticità del settore e sulle proposte avanzate dagli addetti ai lavori. Trait d'union fra i due momenti, la riflessione del sindaco Salvatore Di Martino sull'impiego degli introiti ricavati dall'imposta di soggiorno che, come annunciato, saranno destinati a migliorare la vivibilità del paese in termini di tranquillità ed efficienza con ricadute evidenti sul turismo.

Diverse le problematiche affrontate: dalla necessità di un restyling della segnaletica, al conferimento dei rifiuti, fino al cambio degli orari e della location per il carico e scarico delle merci. Su tutte, la proposta, ben accolta anche dal settore "accomodation", di prolungare la stagione turistica, con un sforzo comune e collaborativo, almeno finoall'Epifania. Questo nell'ottica di non consegnare, a coloro che scelgono Ravello in periodi non tradizionalmente "turistici", un paese deserto, ma accogliente ed efficiente sotto ogni punto di vista. In osmosi con questo impegno, che avrà una climax ascendente, caratterizzato da passi che diventeranno sempre più audaci di anno in anno, la collaborazione con la Fondazione Ravello che promuoverà eventi di grande respiro anche durante l'autunno e l'inverno.

«C'è una bella atmosfera - ha sottolineato in chiusura il primo cittadino rilevando la buona partecipazione e la risposta positiva e propositiva del settore - un' ulteriore conferma al successo degli incontri promossi dall'Amministrazione e riscontrato già nelle scorse settimane con altri settori, quello dei bar, dei ristoranti e dei commercianti».