Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello celebra Cesare Andrea Bixio con Baudo e Peppino Di Capri
Inserito da (Admin), sabato 10 agosto 2013 16:50:47
Le foto, i suoni, i ricordi di un'Italia che non c'è più: il Ravello Festival ha celebrato ieri l'arte e il talento di Cesare Andrea Bixio, protagonista di due eventi in un solo giorno. Alle 19 si è inaugurata, in anteprima italiana, la mostra "C.A. Bixio: musica e parole nel Novecento italiano"; alle 21,30 l'Auditorium ha ospitato lo spettacolo "Canzoni dal secolo breve", presentato da Pippo Baudo. Un evento nell'evento che ha riunito i suoi eredi, giunti a Ravello per l'occasione.
«Se si vuole capire il significato delle canzoni di mio padre bisogna venire a Napoli: papà ha regalato Napoli all'Italia», ha detto Andrea Bixio. E il fratello Franco ha aggiunto: «Mio padre ha assorbito tutto quello che poteva da Napoli e da Parigi e lo ha messo nella musica. Le copertine delle partiture, che vedrete esposte nella mostra, raccontano fatti sociali. Per realizzarle venivano chiamati pittori che con le loro decorazioni avrebbero dovuto colpire la gente». A guardarle oggi, queste opere d'arte raccontano i primi 50 anni del Novecento e, insieme con vecchi apparecchi radio, filmati d'epoca, microfoni di una volta rappresentano una testimonianza eccezionale della storia musicale italiana. Inoltre la mostra è stata insignita con la medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica.
«Cesare Andrea Bixio aveva una grande semplicità, molto calore e soprattutto non se la tirava. - dice Pippo Baudo - Era un uomo dotato di grande modestia: era cosciente della sua forza, ma non voleva imporla a nessuno. Come Peppino Di Capri: lui è capace di fare tutta la musica, da quella italiana a quella gergale. Anche lui è un uomo semplice e grazie alle musiche di Bixio ha avuto successo».
I due sono stati i mattatori dello spettacolo "Canzoni dal secolo breve", trasferito dal Belvedere di Villa Rufolo all'Auditorium Oscar Niemeyer, a causa delle cattive condizioni atmosferiche. Due ore di spettacolo in cui hanno brillato l'orchestra condotta da Bruno Biriaco e il pianista Alberto Pizzo che ha reinterpretato "Profondo Rosso" dei Goblin.
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