Tu sei qui: Libri“Sono tristi, di sera, le stazioni” è il nuovo romanzo del ravellese Antonio Schiavo
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 14 giugno 2023 11:04:57
Si chiama "Sono tristi, di sera, le stazioni" il terzo romanzo di Antonio Schiavo pubblicato in questi giorni per i tipi di Gruppo Albatros Il Filo, nella collana "Nuove voci Strade".
Schiavo, originario di Ravello e residente a Firenze (dopo la laurea rinunciò a un posto in Rai dopo aver vinto il concorso da giornalista per rimanere fedele ai sui ideali politici), non ha certo bisogno di presentazioni.
Penna arguta e capace, Schiavo ha già pubblicato i romanzi "Aghi di Pino" (Guida Editori) e "Questa volta non è stata colpa mia"(edizioni Albatros-Il Filo), oltre che diversi saggi sugli aspetti giuridico-economici della tutela e conservazione dei beni culturali (ricordiamo "Ravello come bene culturale" e "Beni culturali nuove tendenze").
Con questa nuova storia, in 268 pagine, Antonio Schiavo ci racconta una struggente storia di solidarietà e coraggio, sorretta da un protagonista che non si può evitare di amare.
Nino Genna ha sessantatré anni e insegna italiano in una scuola elementare di Borgo Scrivia, in Piemonte. È lì che si è trasferito dopo la laurea in Lettere, anche se spesso, soprattutto la dome-nica, lo assale una forte nostalgia della vita di un tempo nel suo paese natale, Oppido Lucano. Proprio quando sta valutando di tornare in Basilicata, che immagina essere alla fine di uno dei binari della locale stazione ferroviaria, una nuova missione lo trattiene: in classe arriva Fatima, una bimba proveniente dal Sud Sudan che ha raggiunto l'Italia con la famiglia dopo le sofferte vicende del Darfur. Nino, con la sua spiccata sensibilità, è il maestro perfetto per aiutare Fatima nell'apprendimento della lingua e nell'inserimento nella nuova realtà, tuttavia il coinvolgimento di Genna si estende oltre i confini della scuola. Quando scopre che Appoline, la mamma della piccola, viene importunata sul lavoro e che il padre di Fatima, Idris, intende mutilare sua figlia con l'in-fibulazione, il maestro si batte per proteggere la bambina e sua madre. Nonostante nuovi problemi lo affliggano, pensare al futuro di Fatima diventa una priorità, anche a costo di affrontare un Idris legato ai retaggi più arcaici e brutali del suo credo.
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