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Fumata nera a Palazzo Santa Lucia per l'elezione del presidente e degli organi statutari della Fondazione Ravello. Dopo un'ampia e lunga discussione, la seduta odierna del consiglio generale di indirizzo, convocato dal commissariato ad acta, Raffaele Scognamiglio, è stata rinviata ad altra data.

«All'ordine del giorno, come è noto, c'era la nomina del presidente e degli altri organi della Fondazione - ha dichiarato il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier - Spero che il cdi, nella sua pienezza e in tempi brevi, possa avviare al più presto un cammino di rinnovamento nell'esclusivo interesse dello sviluppo del nostro territorio».

Queste le uniche parole del sindaco Paolo Vuilleumier affidate a un comunicato stampa stringato, poco utile ai fini di una corretta informazione (si ricorda che la seduta era a porte chiuse). Il sindaco, raggiunto telefonicamente, ci ha detto che sono soltanto queste le dichiarazioni che può rendere, perché non presente al momento del consiglio. I consiglieri, invece, ci confermano che solo il sindaco, in questa fase può rilasciare dichiarazioni. Dunque, strategie sempre più top secret.

Intanto non è stata ancora individuata la data della prossima assemblea e intanto il tempo scorre, con la Fondazione Ravello che resta acefala dei vertici. Ma stando ad alcune voci trapelate dalla sede regionale, i consiglieri di indirizzo, tutti presenti anche grazie all'opportunità della teleconferenza, avrebbero incontrato qualche difficoltà circa la convergenza su un unico nome. Assente, come nelle previsioni, il segretario generale Secondo Amalfitano (oggi festeggia il compleanno).

Comune di Ravello e Provincia di Salerno sono sulla stessa linea d'onda per il ritorno di Domenico De Masi, ma sembra che anche oggi qualcosa non sia andato per il verso giusto. Sembra che sia più facile per un conclave eleggere un Papa che un presidente della Fondazione Ravello. Aspettiamo la prossima convocazione.