PoliticaNicola Amato a Di Martino: «In progetto di crescita, Ravello nel Cuore non farà mancare proprio contributo»

Nicola Amato a Di Martino: «In progetto di crescita, Ravello nel Cuore non farà mancare proprio contributo»

Inserito da (Redazione), venerdì 24 giugno 2016 12:20:34

Ravello, Consiglio comunale del 23 giugno 2016

di Nicola Amato*

Abbiamo appena ascoltato le linee programmatiche di mandato attraverso le quali il Gruppo di maggioranza si impegna ad amministrare Ravello.

Il ns Gruppo prende atto di quanto la nuova compagine amministrativa intende fare per Ravello nei prossimi cinque anni, né sta a noi, in questo momento, contestare il contenuto del programma, per cui il Gruppo si asterrà sulla proposta.

Sul programma elettorale, infatti, si sono già espressi i cittadini di Ravello, attribuendo il consenso alla lista Rinascita ravellese che, da oggi, è legittimata ad amministrare e governare il nostro paese.

Per quanto ci riguarda, un risultato netto, per cui non ci resta che formulare all'avv. Salvatore Di Martino i migliori auguri per la carica di Sindaco, auguri che vanno estesi a tutti i consiglieri eletti in questo consesso con l'auspicio che il prossimo quinquennio amministrativo possa portare prosperità e benessere a questo paese e ai suoi cittadini.

Il risultato elettorale non ci ha premiato, è vero, ma i nostri elettori ci hanno dimostrato che la loro espressione di voto è stata fatta come persone libere, per cui, quando si condividono progetti, idee e principi, non si è mai sconfitti, perchè certe idee non muoiono mai e accompagnano la vita di ognuno di noi.

Abbiamo offerto ai cittadini una terza strada rispetto alla decennale alternanza di due compagini. L'abbiamo fatto partendo dalle fondamentali esigenze dei ravellesi, nel rispetto di quanto essi stessi ci hanno chiesto, proponendoci come alternativi ad un sistema e come interpreti dei bisogni e delle necessità di molti, soprattutto delle periferie, non senza trascurare sviluppo e prosperità per tutti.

Avere avuto il coraggio di mettersi in gioco solo per far prevalere queste idee, mettendo al centro dell'operare politico il cittadino, è già di per se una vittoria!

Noi intendiamo rispettare la volontà popolare, comunque espressa, e avviarci a svolgere il ns compito di gruppo di opposizione in consiglio comunale.

Un'opposizione attenta e responsabile, distinta dall'altro gruppo di opposizione, il cui amministrare, nell'ultimo quinquennio, è stato bocciato dal corpo elettorale, anche se suffragata da un consenso di voti che lo pongono come secondo gruppo politico locale.

In ogni caso l'insieme dei voti espressi ai due gruppi di opposizione è di gran lunga superiore ai voti ottenuti dalla neo eletta amministrazione, che, di fatto, è minoranza nel paese (a ciò prendendo in prestito parole che più volte l'avv. Di Martino ha pronunciato durante l'ultima legislatura comunale).

La nostra opposizione.

Al consigliere di opposizione va il compito di verificare la rispondenza, nella pratica attuazione del programma di governo, del rispetto delle leggi vigenti.

In tal senso, la dottrina ha rivisto la funzione e la concezione degli "Amministratori" di opposizione, perché essi hanno non una funzione di governo vera e propria, che è invece delegata alla maggioranza e alla giunta municipale, ma, una funzione che si può definire di"Amministratori della Legittimità e Legalità degli atti", considerato che le norme oggi in vigore attribuiscono ai consiglieri comunali un ruolo, oltre che politico e di stimolo all'operato della compagine di governo, anche e soprattutto di controllo dato dall'art. 127 del t.u.e.l. 267/00, al fine di garantire l'esercizio dell'autorità di governo, dato dalla legittimità del voto democratico, e soffocare sul nascere le forme di autoritarismo: fenomeni questi che sono intrinseci nell'esercizio del potere, in modo particolare nelle comunità dalle dimensioni ridotte.

Pertanto Ravello nel Cuore non farà mancare il suocontributo e il supporto allorché l'azione amministrativa sarà rivolta, in generale:

Per le azioni appena descritte, purchè il ruolo del consigliere non venga mortificato e non si perseguano solo interessi di parte o di pochi, il Gruppo, con grande senso di responsabilità, sarà:

e il proprio operato sarà improntato, in ogni caso, al pieno rispetto delle leggi per le quali il gruppo attuerà il controllo con il massimo rigore.

Fino ad oggi è stato avvilente leggere deliberazioni ove il peso della minoranza era dato dal voto contrario o dalla contrapposizione, senza poter migliorare una proposta o vedersene accogliere una che era solo diversa e non contraria!

Il provvedimento deliberativo dovrà essere la sintesi di un impegno che i consiglieri comunali, questa sera, legittimamente insediati, hanno sottoscritto con i cittadini e dal quale deve trasparire ogni sforzo e utilizzata ogni dialettica, anche dura, per far capire alla gente che ci si è adoperati al massimo per risolvere la questione sottoposta al Consiglio, responsabilmente, pur nella diversità dei ruoli.

La crescita di un paese civile passa attraverso il confronto leale e responsabile con le forze politiche e sociali, in una sorta di governance amministrativa unica che deve caratterizzare questo periodo della vita amministrativa di Ravello, ove il ruolo delle opposizioni non deve essere mortificato a comprimario di scelte autoritaristiche che fanno gli interessi economici di pochi a danno dei molti cittadini e delle famiglie, ma deve essere attivo e costruttivo.

Il primo Ministro Marco Minghetti, il 15 marzo 1861, nel presentare alla Camera il suo progetto di legge sulla ripartizione del regno, ebbe a dire che "il Comune è la prima e la più semplice associazione delle famiglie aventi interessi intimi e quotidiani fra loro".

Io penso che questa affermazione raccolga la sintesi di quella che è, nei piccoli comuni, l'idea di amministrazione, ove i cittadini e le famiglie, dovranno essere i veri consiglieri comunali.

In questo Auditorium, questa sera, noi non abbiamo cittadini di serie A, e di serie B;non abbiamo cittadini vincitori e cittadini vinti; bensì tanti cittadini che hanno creduto in una loro idea di amministrazione e che dovranno concorrre, con il proprio suggerimento, la propria proposta, ma anche con la propria critica, alla crescita di questa città, perché saranno loro, per i prossimi cinque anni, i veri protagonisti delle sorti della propria città, molto più attenti di noi, spesse volte distratti, e primi, loro, a recepire i messaggi positivi o negativi che vengono dall'amministrazione comunale, in quanto gli effetti dei provvedimenti interesseranno direttamente le famiglie.

E un onore per me partecipare a questo consiglio comunale.

Io mi sono messo in gioco non per rivendicare una poltrona ma per dare un proprio contributo alla gestione politica/amministrativa e alla crescita sociale di questo paese

E' stato questo uno dei motivi che mi ha spinto ad interessarmi della politica in prima persona, candidandomi e indicando, insieme al gruppo, le strade da percorrere per creare le opportunità richieste e dare risposte ai nostri giovani.

Il nostro impegno politico, le nostre proposte, il nostro dovere è di contribuire a realizzare le tante opportunità per i giovani in materia di lavoro e di impresa, attraverso la formazione, la nuova imprenditoria, gli investimenti nella cultura, nel territorio e nelle sue risorse.

La nostra forza di amministratori sta nella speranza che dobbiamo continuamente trasmettere alla gente e ai nostri giovani.

Al Sindaco in modo particolare, a tutti i consiglieri comunali, ma anche e soprattutto ai cittadini, come garanti di un nuovo corso che (si auspica) dovrà caratterizzare la vita sociale e politica di Ravello, il compito di non dimenticare i giovani, le donne e gli uomini, le persone anziane, gli ammalati e gli ultimi, affinché al termine di ogni giornata, nel fare il bilancio delle belle cose fatte, se fatte, potremmo tutti dire di essere stati utili agli altri, di aver messo da parte i propri interessi personali e quelli delle persone che puntualmente ci deviano, e di aver sacrificato il nostro tempo, gli affetti personali, la nostra economia personale, per far nascere la speranza e il sorriso nelle persone che hanno bussato alla nostra porta e che contano su di noi.

Dobbiamo essere sempre vicini al cittadino, ai suoi problemi, con un comune sentire e il dovere di servire.

Chiudo questo mio intervento, che vuole essere una mia personale riflessione sul ruolo del consigliere comunale, già tracciata nel 2011, evidenziando che le parole che accompagnano il nostro simbolo non devono essere solo uno slogan, ma testimonianza vera, attraverso azioni e comportamenti atti a dimostrare che, ognuno di noi, ha sempre Ravello nel cuore.

*capogruppo minoranza Ravello nel Cuore

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