Storia e StorieMario Valiante, un gentiluomo in politica. Il suo amore per Ravello

Mario Valiante, un gentiluomo in politica. Il suo amore per Ravello

Inoltre si batté perché fosse scelta Ravello quale Sede del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali

Inserito da (Redazione), martedì 23 ottobre 2018 09:05:35

di Salvatore Sorrentino*

Un mese fa ci ha lasciati il senatore Mario Valiante.

Un democristiano della prima ora, è stato sempre un amico, dei ravellesi dapprima, di Ravello quando ha raggiunto i gradi più alti della politica.

L'ho conosciuto che ero giovanissimo; ci raggiungeva fino alla Piazza Fontana Moresca, dove io operavo assieme ai miei familiari e dove mi guadagnavo il pane, anche in qualità di procacciatore di clienti per l'Albergo - Ristorante Parsifal. Ne ammiravo la disponibilità, la signorilità, oltre che la professionalità: semplicemente mi entusiasmava.

Da Sindaco di Ravello, ho continuato a frequentarlo, assieme a suo cognato Roberto Virtuoso, anch'egli del medesimo gruppo politico, e signorile, e disponibile, e in gamba. Questi, da assessore al Turismo della Regione Campania, è stato l'autore dell'acquisto, della parte ancora privata, di Villa Rufolo, per il patrimonio della Regione Campania, e dell'attribuzione di essa all'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno.

Entrambi i congiunti hanno fortemente operato per Villa Rufolo. Virtuoso la utilizzò per organizzarvi un Corso di formazione di Operatori di Beni Culturali. Ospitammo a Ravello un notevole numero di corsisti, anche con una considerevole ricaduta economica sul paese. Non ha potuto fare di più, perché il destino crudele ce lo ha tolto in piuttosto giovane età.

Il senatore Valiante ha, per così dire, continuato l'opera del congiunto. Qualche anno dopo, infatti, quale Rappresentante dell'Italia in seno all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, si batté perché fosse scelta Ravello quale Sede del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Dovette combattere una strenua battaglia politica, per questa operazione: candidata a sede del Centro era anche una città francese, altrettanto meritevole.

Da corretto politico, propose, quale Presidente della neonata Istituzione, una personalità francese. E francese fu il primo Presidente del Centro: Monsieur Jacques Soustelle, etnologo, più volte ministro della Repubblica Francese, il più grande studioso dei popoli pre-colombiani del Centro America, in particolare del Messico.

Era il 10 febbraio del 1983, quando eleggemmo il primo Presidente del Centro Europeo per i Beni Culturali di Ravello. Pochi mesi dopo, il 2 giugno, Monsieur Soustelle era altresì ricevuto all'Académie Française.

L'artefice di questo grande onore e valore politico-economico-culturale per Ravello accettò, con grande modestia, la carica di Vice Presidente. Ne diverrà Presidente alla morte di Monsieur Jacques Soustelle, avvenuta il 06 agosto del 1990.

Ravello gli deve tanto!

E il dottor Ferroni mi perdonerà se, per Valiante, dico: "Tanto nomini, nullum par elogium".

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