Dolore, sgomento, tristezza e grande vicinanza alla famiglia di Marco Imperato, morto tragicamente per le gravi conseguenze dello schianto dell'elicottero in cui lavorava, avvenuto lo scorso novembre. Sono questi i sentimenti che affliggono gli abitanti della Costa d'Amalfi dal giorno in cui il cuore del giovane, originario di Ravello ma residente in Valle d'Aosta, ha smesso di battere.

E così, le famiglie Imperato e Apuzzo, con un apposito manifesto, hanno voluto ringraziare quanti hanno avuto un pensiero o una preghiera per Marco. Il rito funebre, avvisano, sarà celebrato in data da destinarsi.

La salma del giovane, che a 45 anni lascia la moglie Annalisa e un figlio di 12 anni, è infatti posta sotto sequestro, mentre la Procura ha aperto un'inchiesta per stabilire cause e responsabilità della morte.

La redazione de Il Vescovado e Ravello Notizie si stringe al dolore delle famiglie Imperato e Apuzzo formulando le più sentite e sincere condoglianze.